Barbaresco

Barbaresco

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Patrimonio dell’umanità

Nebbiolo, terra di langa, microclima, cultura del fare da molte generazioni … una semplice ricetta per un grandissimo vino!

” …in te si correggono le austere doti…., a te non sono misurati i calici come convensi ai pesanti e capitosi tuoi rivali, a te ogni ora è propizia ed ogni vivanda buona compagna….” cita l’Ode al Barbaresco, 1897, D. Cavazza.

Così si posero le basi per il successo di un vino che tra i primi acquisì il riconoscimento di “vino tipico di pregio” (1933), di DOC poi (1966) ed infine di DOCG (1980), diventando una della realtà più importanti dell’enologia mondiale. 

Territorio

La location

Il Barbaresco nasce nella seconda metà del XIX secolo grazie al lavoro di un grande esperto di enologia, il prof. Domizio Cavazza, che scopre come il Nebbiolo, da sempre coltivato sulle colline attorno al paese di Barbaresco, ma “trascurato” dalla nobiltà locale, potesse in realtà generare un vino dalle altissime qualità: grande intensità ed estrema eleganza!